Solennità dell'Assunta - Festa onomastico della Superiora Sr. Rosanna

Omelia che il padre Modesto (camilliano e nostro cappellano) ha dedicato alla Superiora nel giorno in cui abbiamo celebrato il suo onomastico.


Reverendissima e carissima Madre Generale
Sorelle carissime, Bravissime e amatissime figlie di San Camillo
Umili e fedeli ricercatrici di Dio che vivono a Grottaferrata
Comunità vivente, pregante, lavoratrice e studiosa

Grazia! Misericordia e Pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù nostro Signore.

   Non mi è consueto scrivervi o dilungarmi in grandi discorsi. Non è compito mio prima di tutto, tocca alla Madre; e poi sono anche di poche parole come ben sapete. Allora perché scrivo? Sicuramente rimarrete sorprese di questa mia piccola follia! ma poiché ogni persona in qualche modo ha sempre una pizzica di follia, concedetemi quindi oggi solo qualche minuto di pazzia! Non scappate dalla Chiesa, siate sereni: ne uscirete salve e sane! 

   Oggi è festa! Alcuni la chiamano Ferragosto: la festa più grande delle vacanze nel cuore dell'estate,. Per noi , però, questo giorno celebra la solennità dell'Assunzione di Maria. Una festa che spesso guardiamo come di ispirazione dogmatica! Delle considerazioni dogmatiche mene risparmio e vene risparmio anche per limitarmi a condividere semplicemente quello che sento profondamente nel cuore in prima persona contemplando la solennità odierna. solo tre punti.
1- La liturgia odierna ha un sapore di eternità, quanto meno di cielo, di paradiso... e questo ci fa pensare alla salute mentale dell'uomo moderno. Di fatti, tanti autori dicono che l'uomo moderno soffre di amnesia di l'eternità! L'odierna celebrazione ci invita quindi fortemente ad una curata profilassi per non essere contagiate da questa possibile patologia che toglie poi ogni senso alla vita dell'uomo perché porta ad una mutilazione della speranza. Siamo invitati a guardare lontano, a guardare in alto e dire con assoluta certezza che il migliore deve ancora avvenire, il più bello deve ancora manifestarsi. Una festa che deve risvegliare in noi la nostalgia del cielo. 
2- Maria è stata elevata "in corpo e anima ..." Tutto l'essere dunque glorificato in Dio. Penso allora che questa festa ci annuncia che l'anima è santa si, ma anche il corpo è santo e avrà, dopo trasfigurazione, lo stesso destino dell'anima. Perché l'uomo è uno. è la festa della consacrazione della corporeità. Ci ricorda la grandezza e il rispetto sacro che è dovuto al corpo umano. Non è un nemico da combattere, bastonare, umiliare ad ogni occasione come se fosse uno sgradevole soggiorno obbligato oppure come se fossimo costretti ad alloggiare una "nobile anima" in una prigione. Dio che si fa carne prende un corpo. Con l'Incarnazione tutto viene riscattato, riconciliato quindi non è più un corpo nello stato di divisione, di separazione (conseguenza del peccato) ma è un "corpo graziato". Degradare, abbrutire, violentare, cosificare o disonorare il corpo mi sembra come negargli quella gloria cui è destinato. 
3-L'Assunzione di Maria al cielo sottolinea un profondo legame che esiste tra il figlio e la Madre. Gesù ha ricevuto il suo corpo da Maria e Maria ha fatto accanto al Figlio tutto il cammino della fede fino ad essergli vicina nella grande ora, l'ora della Croce. Lei è l'unica creature capace di prendere il bambino nelle braccia e sul petto per dire "mio figlio!" cosi anche capace di inginocchiarsi davanti a lui e dire "Mio Signore". Possiamo allora dire che questa festa è la festa del "GRAZIE del FIGLIO a sua Madre e Discepola facendola condividere la sua gloria in Cielo. Il Figlio ci insegna a dire Grazie sempre alla nostra Madre Celeste. 
   Oggi è festa, festa nella nostra comunità. Accolgo con umiltà, riconoscenza e gioia questa vostra delicatezza nei miei confronti. Per vari motivi, santa Rosa viene anticipata guadagnando cosi il privilegio di essere coperta dal mantello della Madonna dell'Assunta. Sono convinta che questa giornata si celebra non per rispetto, o per dovere, nemmeno per riconoscenza in quanto non mi ritengo meritevole di nessuna gratitudine ... ma per affetto fraterno. Festeggiare una consorella è sempre una occasione prima di tutto di preghiera per lei e una manifestazione concreta della gioia di stare insieme e vi ringrazio di cuore per questa testimonianza evangelica. Sia sempre questa nostra comunità, un luogo di Festa o una comunità che fa festa. 
   Un luogo di festa, non solo ma anche un luogo di perdono reciproco. Il perdono risana, libera e salva l'unità della comunità che procura gioia e serenità. Come diceva un confratello camilliano appena eletto a Provinciale: "Non c'è una università dove si può conseguire una laurea che abilità alla funzione di superiore!" Magari ci fosse, avrei chiesto alla Madre Zelia di fare un corso accelerato! solo per dirvi che nessuno nasce o è formata per fare la superiora! Vorrei semplicemente in primis chiedervi perdono per le eventuali mancanze mie e soprattutto invitarci a perdonarci a vicenda. Ricordiamoci! abbiamo creduto all'Amore! siamo stati chiamati alla Gioia! l'Amore perdona, e dal perdono nasce sempre la gioia. 
Sorelle carissime una cosa certa e sicura voglio dirvi! Vi voglio bene! voglio bene con tutto il cuore a ciascuna di voi, siete nel mio cuore e nella mia preghiera. Vogliamoci bene, amiamoci!  Proseguiamo il nostro cammino con semplicità e libertà, serenità e unità. Camminiamo insieme. Si, camminiamo insieme, anzi corriamo insieme. L'unità ci fa andare avanti. la divisione ci fa andare indietro. Vietato di rimanere indietro, mettersi da parte oppure anticipare gli altri. 
   Grazie ad ciascuna di voi. Alle sorelle giovane, grazie della vostra freschezza, del vostro dinamismo, della vostra curiosità, della vostra energia, della vostra velocità, della vostra instabilità del vostro chiasso...
Alle sorelle più grandi grazie della vostra costanza, la vostra saggezza, della vostra lentezza, della vostra stanchezza della vostra esperienza..
A tutte, Grazie perché ci siete, grazie della vostra gioia, della vostra disponibilità, della vostra testimonianza. Ogni sorella che viene nominata dalla Madre in una comunità diventa indispensabile per questa comunità. Siamo tutte indispensabili in questa comunità. Tutto quello che siamo è necessaria per formare una comunità umana, cristiana e religiosa ricca di mille colori.
La Madonna dell'Assunta ottenga per noi la grazie di essere vere discepoli di Cristo.
Santa Rosa di Lima prega per noi.
Sr Rosanna PRIORE vostra consorella al servizio della fraternità nella comunità di Grottaferrata
Ringraziamento
 
Sr. Damiana & Sr. Agnese

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