Giubileo dei malati e disabili: la nostra partecipazione alla Celebrazione Eucaristica

Papa Francesco lo ha rivolto, alla Messa celebrata in Piazza San Pietro per il Giubileo a loro dedicato. Davanti alle migliaia di disabili, volontari e accompagnatori, il Pontefice ha messo in guardia la società dal ghettizzare i malati e sottolineato che la vera strada per essere felici è amare.

E’ indimenticabile la tenerezza che Francesco riserva sempre a malati, bimbi, adulti o anziani. Un linguaggio di gesti e parole, che si è manifestato anche al termine della Messa quando il Papa si è avvicinato ad alcuni malati e accompagnatori presenti. Un linguaggio che esprime cosa sia la misericordia per il Papa: abbracciare, sorridere, in una parola accogliere.
E le migliaia di ammalati e disabili, convenuti in piazza San Pietro, hanno sfidato il brutto tempo pur di incontrare Francesco, il suo sguardo che quando si posa su 
ciascuno lo fa sentire unico e la sua parola che esprime l’amore di Dio per ciascuno.
Una Messa dedicata, anche nel linguaggio, ai disabili
La Messa è stata scandita dalla presenza di un linguaggio dedicato alla disabilità: tutte le letture sono state tradotte da persone sorde, di diverse nazioni, in Lingua Internazionale dei Segni. Malati e disabili hanno proclamato le letture e recitato le preghiere. Ma la grande novità è stata offerta dal Vangelo: per la prima volta in Piazza San Pietro mentre veniva proclamato, un gruppo di persone disabili intellettive lo ha "rappresentato" indossando i costumi dell’epoca di Gesù, e questo per permettere che il testo venisse compreso anche dai pellegrini con disabilità intellettiva.
Al termine della Celebrazione, il Papa ha salutato alcuni malati e accompagnatori presenti. Quindi, ha voluto rivolgere il suo saluto alla folla, facendo un giro in Piazza a bordo della papamobile. L’attesa della Messa, invece, è stata scandita da testimonianze di fede anche nel dolore, come quella di Enrico Petrillo, marito di Chiara Corbella deceduta a soli 28 anni per un tumore scoperto durante la gravidanza, e del noto padre Cyril Axerold, redentorista, sordo-cieco, che ha messo in risalto come ancora resti molto da fare per l’accoglienza delle persone disabili. 
Insomma, davvero una Celebrazione eucaristica segnata dall'accoglienza,
dall'inclusione e, in una parola, dalla misericordia.
http://it.radiovaticana.va/news/2016/06/12/giubileo_disabili_il_papa_esorta_ad_amare_i_malati/1236660
L'icona della #Madonna della Salute presente nel presbitero
I giovani studenti dei #camilliani hanno servito al Santo Padre durante la celebrazione
Il cappellano dell'Ospedale #Vannini: padre Giacomo
Tutti aspettavamo il passare del Papa....


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