Lettera a Sr. Giovina

Cara Sr. Giovina

Mi domando con le lacrime agli occhi perché hai imboccato la strada a senso unico.
Oggi 18 ottobre 2015 giornata mondiale delle missioni  ti ritrovi immobile senza vita in un frigo ma perché, perché mai mi domando! 
Di una sola cosa sono certa ora la tua anima sta tra le braccia Paterne del tuo Dio che hai tanto amato.
Oggi la liturgia ci fa pregare così. “Signore che prometti un posto accanto a Te nella gloria a quanti spendono la propria vita per rivelare il tuo amore, abbi pietà di noi.”  
Si Gesù, ce l’a promesso ed io ti penso così “NELLA SUA GLORIA”
Sr. Giovina quel lontano 1967 partimmo insieme coi nostri 30 anni, gioiose e contente di poter portare con la nostra testimonianza e il nostro carisma Gesù agli Africani del Burkina Faso “quanto fervore ci animava, non eravamo mai stanche. Tu ti sei data da fare  “animatrice e educatrice delle Mamme che si occupavano della distribuzione di farina e latte alla famiglie povere (aiuto che proveniva dall’America)
Subito dopo avendone visto il bisogno “Direttrice di economia domestica con le giovani, scuola di cucito, cucina tessitura, ricamo ecc … In casa eri la donna tutto fare, no solo sei stata responsabile dei fanciulli cattolici dai 8 ai 14 anni, quante passeggiate hai fatto con loro sotto il sole cocente e soprattutto le parlavi di Dio come tu sapevi bene farlo. 
Nelle Ordinazioni Sacerdotale, Professioni Religiose o feste della Parrocchia S. Camillo eri l’animatrice della cucina, grossi pentoloni di riso carne Dolo, tutto era un andar e vieni.
Ricordi belli! 
Quanta fatica! Ma tu resistevi.
La tua vita Spirituale? Amavi spesso ritirarti a pregare, avevi una venerazione per i Sacerdoti, dicevi spesso che fosti nato uomo avresti scelto la vita Sacerdotale, spesso riuscivi a dar consigli pure a loro che ti ascoltavano e ti veneravano. Ci fu un tempo della tua vita che ti sei sentita sola, ti è sembrato che la tua vita non era conforme al carisma camilliano perché non lavoravi direttamente i cari ammalati e perciò ti sentivi messa da parte da noi. 
Eppure noi tutte avevamo molta stima per te, ma un giorno  hai trovato la medicina a questa malattia e sei guarita, hai capito che ciò che vale nella vita Religiosa. SERVIRE, Dio e il prossimo e di non occuparsi più di altro.
Nel 1999 sei venuta a Kokoumbo, abbiamo lavorato, sofferto, pregato e pianto insieme. Sei stata per me un aiuto! m’incoraggiavi ad andare avanti, perché io mi domandavo. “Ma sto facendo la volontà di Dio o la mia? 
Era tempo di guerra ed i Superiori Maggiori non si facevano vedere perché il clima politico era seminato d’incertezze e d’insicurezze. La comunità era divisa chi diceva di chiudere, chi restare, insieme abbiamo pregato il nostro Fondatore  che ci mandasse un segno se eravamo sulla strada giusta, ed ecco che tutte due, le altre sorelle erano rientrate in Burkina abbiamo sognato Lui il nostro Padre Fondatore... ci ha detto. ANDATE AVANTI QUESTA MISSIONE E DIO CHE LA VUOLE. 
Allora ci siamo armate di coraggio e proseguito con più sicurezza a continuare.
Nel 2007 la Madre ti chiedeva un altro servizio, ritornare in Burkina per rimettere in piedi la scuola di economia che si era inginocchiata per avvenimenti tristi di mal gestione. Tu dicesti di si, avevi allora 70 anni non eri più giovane ma l’amore per l’Istituto e la tua disponibile disponibilità ti ha fatto volare lì, hai capito quanto stima avevi presso i Superiori, e come una gazzella temperata ai continuato ad operare sei riuscita piano piano a mettere a posto le cose  cosi la scuola ha preso nome. 

Questi ultimi tempi la tua andatura era incerta le dita dei tuoi piedi si sovrapponevano e ti facevano male cosi ti piegavi a destra e sinistra per poterti muovere, allora hai scelto di star seduta davanti alla macchina di cucito e confezionare vestitini per neonati che la mamme ti chiedevano per i loro bimbi tu li confezionavi con competenza ed amore ma soprattutto  ascoltavi e consigliavi le mamme ad essere forti nella fede in DIO .
Il giorno 16 maggio hai voluto venire a Kokoumbo per festeggiare con me il mio 60° anno di professione Religiosa. 
GRAZIE! Sr Giovina. 
Ti sono bastati pochi giorni di malattia e DIO ti ha trovata pronta a rispondere alla Sua chiamata “ECCOMI VENGO” 
GRAZIE SUOR GIOVINA TI VOGLIAMO BENE SII FELICE CON IL TUO SPOSO CHE HAI TANTO AMATO.    
Sr Carmelina Odorizzi



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