Indulgenza Plenaria per l'anno Vita Consacrata

URBIS ET ORBIS
D E C R E T O

col quale si stabilisce l’opera da compiersi per poter conseguire il dono delle Indulgenze in occasione dell’Anno della vita consacrata.
   
Avendo l’Em.mo Cardinal Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica testé richiesto a questa Penitenzieria Apostolica che fosse debitamente determinato il requisito per poter conseguire il dono delle Indulgenze, che il Santo padre Francesco, in occasione dell’imminente Anno della vita consacrata, intende elargire per il rinnovamento degli Istituti religiosi, sempre con la massima fedeltà verso il carisma del fondatore e, per offrire ai fedeli di tutto il mondo una felice occasione di corroborare la Fede, la Speranza e la Carità, in comunione con la Santa Romana Chiesa, su specialissimo mandato del Romano Pontefice, questa Penitenzieria Apostolica volentieri concede Indulgenza plenaria, alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) a tutti i singoli membri degli istituti di vita consacrata e agli altri fedeli veramente pentiti e mossi da spirito di carità, da lucrarsi dalla prima Domenica di Avvento del corrente anno fino al 2 febbraio 2016, giorno in cui l’Anno della vita consacrata solennemente si chiude, da potersi applicare a mo’ di suffragio anche per le anime del Purgatorio:

a) A Roma, ogni volta che parteciperanno ad Incontri internazionali e celebrazioni determinate nell'apposito calendario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, e per un congruo lasso di tempo si applicheranno in pie considerazioni, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede in qualsiasi forma legittimamente approvata e pie invocazioni alla Vergine Maria;

b) In tutte le chiese particolari, ogni volta che, nei giorni diocesani dedicati alla vita consacrata e nelle celebrazioni diocesane indette per l’Anno della vita consacrata, piamente visiteranno la cattedrale o un altro luogo sacro designato col consenso dell’Ordinario del luogo, o una chiesa conventuale o l’oratorio di un Monastero di clausura e ivi reciteranno pubblicamente la Liturgia delle Ore o per un congruo lasso di tempo si applicheranno in pie considerazioni, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede in qualsiasi forma legittimamente approvata e pie invocazioni alla Beatissima Vergine Maria.
I membri degli Istituti di vita consacrata che, per malattia o altra grave causa siano impossibilitati a visitare quei luoghi sacri, potranno ugualmente conseguire l’Indulgenza plenaria se, col completo distacco da qualsiasi peccato e con l’intenzione di poter adempiere quanto prima le tre consuete condizioni, compiano la visita spirituale con desiderio profondo ed offrano le malattie e i fastidi della propria vita a Dio misericordioso attraverso Maria, con l’aggiunta delle preghiere come sopra.

Affinché quindi questo accesso al conseguimento della grazia divina attraverso le chiavi della Chiesa, più facilmente si compia per mezzo della carità pastorale, questa Penitenzieria prega assiduamente che i canonici penitenzieri, i capitolari, i sacerdoti degli Istituti di vita consacrata e tutti gli altri provvisti delle opportune facoltà per ascoltare le confessioni, si offrano con animo disponibile e generoso alla celebrazione del sacramento della Penitenza e amministrino spesso la Santa Comunione agli infermi.
Il presente Decreto ha validità per l’Anno della vita consacrata. Nonostante qualsiasi disposizione contraria.
Emesso a Roma, dalla sede Penitenzieria Apostolica, il 23 Novembre 2014, nella solennità di Cristo Re.
Mauro Card. Piacenza 
Penitenziere Maggiore

Krzysztof Nykiel 





Commenti