Orvieto: XII Pellegrinaggio degli Universitari 08/11/14

Il pellegrinaggio risponde ad una esigenza inscritta nel cuore di ogni persona umana, quasi un'inquietudine, un'insoddisfazione che spinge ad andare sempre oltre, alla ricerca di qualcosa di più grande, di più bello, di più vero. E' l'intera nostra vita che assume i connotati di un cammino, che per il cristiano ha una chiara meta: il Cielo. Fu una chiamata di Dio a mettere in movimento Abramo e a fare di lui un "arameo errante" in cerca di una terra promessa da Dio. Dopo di lui fu l'intero popolo di Israele a mettersi in cammino: l'esodo dall'Egitto verso la Terra Santa divenne il simbolo di un itinerario dalla schiavitù alla libertà, dal peccato alla vita nuova, dalla terra al Cielo. Gesù, che si è definito "la Via", ha dato infine l'avvio al cammino del nuovo popolo di Dio. Su questa terra siamo "stranieri e pellegrini" (1Pt 2,11), "non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura"  (Ef 13,14)

Gli studenti della Scuola Infermieristica Padre Luigi Tezza di Roma (Università Cattolica di Roma) hanno partecipato a questo pellegrinaggio molto speciale alla città di Orvieto che celebra il Giubileo Eucaristico per il 750° Anniversario del Miracolo di Bolsena.


"I pellegrinaggi, nel pellegrinaggio della vita, sono come un "segno" che indica il carattere transeunte della situazione umana, la caducità e la provvisorietà di quello che facciamo; l'appello ad un'esperienza di distacco interiore, di spogliazione per una libertà dello spirito, chiamato a mai lasciarsi imprigionare dalle realtà umane, a riprendere con nuovo slancio e decisione il cammino spirituale"


 Nella cima della salita ci aspettavano i volontari che ci consegnavano un pane da condividere in due.





Nell'Itinerario giubilare proposto ai peregrini era previsto varcare la soglia della Porta Santa dopo un salita faticosa intendendo di fare focalizzare l'attenzione di loro sul proprio cammino di fede.  Il segno della porta santa evoca il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia. Gesù ha detto: "Io sono la porta".
Arrivati alla piazza del Duomo dove si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta principale luogo di culto cattolico di Orvieto, in provincia di Terni, e sede vescovile della diocesi di Orvieto-Todi; ci aspettavano i giovani con canti e altri ci guidavano il cammino a seguire verso la Porta Santa...

Cappella dove è conservato il corporale, intriso di sangue, utilizzato durante la celebrazione in cui avvenne il miracolo.
[Il miracolo eucaristico di Bolsena secondo la tradizione sarebbe avvenuto nel 1263 nell'omonima cittadina in provincia di Viterbo: mentre un sacerdote celebrava la messa dubitando della reale presenza di Cristo nell'Eucaristia, l'ostia consacrata avrebbe sanguinato.]
Dopo dell'accoglienza e saluto di S.E. Mons. Benedetto Tuzia Vescovo di Orvieto-Todi; sul tema "L'arte come comunicazione della fede" hanno parlato il Prof. C. Bellanca e il padre J.P. Hernandez, sj.
Era presente anche il Rettore Magnifico dell'Università Pontificia Lateranense 
S:E. Mons. Enrico del Covolo
Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi vescovo ausiliare della Diocesi di Roma e Delegato per la Pastorale universitaria
Dopo la Santa Messa c'erano delle proposte itinerari per ricorrere a scelta: itinerario artistico culturale; itinerario fede e arte; itinerario centro storico; itinerario Cripta.
La giornata si ha concluso con l'adorazione eucaristica e la processione intorno al Duomo, con la benedizione eucaristica.


I pellegrinaggi non sono fine a sé stessi, ma momenti di grazia che ci consentono poi di tornare nell'ambiente ordinario della vita, agli impegni abituali, per portarvi quell'anelito di Cielo che il luogo di pellegrinaggio ha ravvivato.
Dal sussidio della Pastorale Universitaria di Roma.

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