L’arcivescovo Rodríguez Carballo sull’anno della vita consacrata-Vetera et nova
L’Osservatore Romano
Vetera et nova: ruota
intorno a questo binomio l’Anno della vita consacrata, che inizierà il 30
novembre prossimo e si concluderà il 2 febbraio 2016. Un periodo ricco di
iniziative, che servirà non solo a fare un bilancio della situazione attuale
della vita consacrata, ma anche a individuare e affrontare le sfide per il
futuro. Ce ne parla in questa intervista l’arcivescovo José Rodríguez Carballo,
segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società
di vita apostolica.
Il programma per l’Anno della vita consacrata indetto da
Papa Francesco si svilupperà in un arco di oltre 14 mesi. Quali sono i suoi
obiettivi?
Nella
programmazione dell’Anno della vita consacrata abbiamo voluto tener presente il
camino della Chiesa alle soglie del nuovo millennio. Per questo abbiamo pensato
di proporre come obiettivi principali gli stessi che Giovanni Paolo II indicò
alla Chiesa nella Novo millennio ineunte: fare memoria grata del
passato, vivere con passione il presente, aprirci con fiducia al futuro.
Quali saranno i momenti più significativi di questo Anno?
Ci sono diverse attività in
programma. Innanzi tutto conviene ricordare che l’Anno della vita consacrata
inizierà il 30 novembre prossimo, prima domenica di Avvento. Questa data è
stata scelta appositamente, considerando che l’Avvento è il tempo della
speranza per eccellenza: tutto l’Anno sarà programmato, e vogliamo sia vissuto,
a partire dalla speranza che deve caratterizzare la vita consacrata sempre, ma
specialmente in questa circostanza. La conclusione è fissata il 2 febbraio
2016, Giornata mondiale della vita consacrata. Nel corso dell’Anno avremo
diverse attività in Roma, alle quali inviteremo i rappresentanti di tutti i
consacrati. Durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani abbiamo
programmato, dal 22 al 24 gennaio 2015, un incontro ecumenico di religiosi e
religiose; nel corso della settimana di Pasqua, dall’8 all’11 aprile,
convocheremo tutti i formatori e le formatrici; nell’ultima settimana di
settembre, dal 23 al 26, avremo un incontro per le giovani e i giovani
consacrati; nell’ultima settimana di gennaio 2016 si terrà contemporaneamente
un incontro con membri degli istituti secolari, dell’ordo virginum, dei
religiosi di vita apostolica, e con le presidenti delle federazioni di
contemplative. In tutti questi atti il Papa si farà presente, o con una
celebrazione eucaristica o con una udienza speciale, come lui stesso ci ha
manifestato.
Il Papa invita spesso a prestare attenzione alla
formazione. In quale modo avete accolto il suo invito?
Come si può vedere dal programma,
ci sarà un incontro con formatori e formatrici. Vogliamo vedere a che punto si
trova la formazione, quali sono le sue lacune e il cammino positivo che bisogna
continuare a potenziare. Posso dire che un momento importante sarà riservato
alle dimensioni umana e cristiana della formazione. In nessun caso possono
essere messe in discussione le indicazioni che ci vengono dal Vaticano ii:
queste sono un punto di partenza obbligato per tutti i consacrati. Anche
durante la plenaria della Congregazione si rifletterà su questo.
Commenti
Posta un commento