Venerdì Santo. "Ecco l'uomo"



Meditazione
In questo giorno santo, mentre contempliamo «l’Uomo dei dolori», sentiamo
tremendamente vero il messaggio rivolto da Paolo VI: «agli ammalati che cercano in
vano il perché della sofferenza umana»; ad essi, con tutta umiltà, rispose che «il
Cristo non ha soppresso la sofferenza; non ha neppure voluto svelarcene interamente
il mistero: l’ha presa su di sé, e questo basta perché ne comprendiamo tutto il valore».
Forse la maggior parte di noi non saprà mai il “perché” del dolore; qualcuno intuirà, solo in certi momenti “per chi” soffrire; ma tutti dobbiamo credere “con Chi” soffrire. «La fede, infatti, c’invita ad unirci all’Uomo dei dolori, al Cristo, Figlio di Dio, messo in croce per i nostri peccati e per la nostra salvezza». Il perché della sua sofferenza gli era chiaro: «Egli è stato trafitto per le nostre colpe, perché dalle sue piaghe noi fossimo guariti». Gesù sapeva bene per chi s’immolava: «Per noi tutti,che eravamo sperduti come un gregge». Egli soffrì, morì e «gli si diede sepoltura, con gli
empi». Egli, è «il sommo sacerdote che ha saputo prendere parte alle nostre debolezze» e «con il suo pieno abbandono al Padre», ci ha indicato l’unica via con la quale trasformare ogni dolore e ogni prova in “sofferenza salvifica”.
Ascoltando la passione secondo Giovanni sentiremo che il Padre non ha lasciato “solo” il proprio Figlio in quel terribile momento, ma ha voluto che gli fossero accanto «la Madre e il discepolo che egli amava». Così Maria ha raccolto l’ultimo testamento di Gesù, il quale ci ha affidati a lei come figli e “discepoli amati”. E, come Maria è stata “da madre” «presso la croce di Gesù», così ora, come mamma, è accanto ad ogni nostra croce, perché ogni figlio sofferente senta il conforto della sua intercessione e della sua presenza materna.

Preghiera:
Gesù, io non ho il coraggio di adorare la (mia) croce, di amarla, di abbracciarla; riesco soltanto a contemplare e baciare te, Crocifisso. Che questo umile gesto d’amore ti spinga ad affidarmi, ancora una volta, a tua Madre, perché da lei sostenuto, possa dirti il mio sì nell'ora della prova. Amen.

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