LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA dal Sito camilliano.it

Era il 6 novembre 2013 quando un uragano ha investito il nostro Ordine, lasciandoci attoniti e soprattutto feriti.

Abbiamo rispettato il “silenzio stampa” come chiestoci, lasciando al sito dell'Ordine e all'Ufficio Comunicazione la diffusione degli aggiornamenti sulla vicenda.
Oggi è ufficiale: le dimissioni di P. Renato Salvatore dall’Ufficio di Superiore Generale dell’Ordine dei CC.RR. Ministro degli Infermi (Camilliani) sono state accettate dal Santo Padre, vi rimandiamo al Comunicato  della Consulta Generale del 10/04/2014. 
A distanza di pochi mesi, l'uragano ha scaricato tutta la sua potenza, restano delle code e soprattutto tanti danni.
In questo periodo seppur feriti, nessuno di noi ha smesso di svolgere il suo ministero, consci e consapevoli che quanto stiamo facendo è la giusta strada per perpetuare il carisma che S. Camillo ci ha lasciato.
La vicenda di P. Renato e del commercialista Paolo Oliverio, al di là del romanzesco rapimento e dei voti sottratti, che sappiamo essere influenti (come già affermato  da P. Paolo Guarise in un'intervista ad Avvenire il 13 novembre 2013), interessa solo una piccolo parte delle nostre Opere e del nostro operato, ma lo scandalo scoppiato ha sommerso l'intero Ordine di fango, ne hanno ampiamente parlato e ne parlano i media nazionali ed internazionali.
Ormai sembra appurato che degli illeciti siano stati commessi, che P. Messina non ha
nessuna amante, ma è soprattutto chiaro che non esiste nessuna attività criminale, collegabile alla nostra vicenda.

Oggi a Padre Renato possiamo attribuirgli la colpa di essere stato incauto, fidandosi di una persona che, oggi, non merita la fiducia accordatagli. Ma allora quando nessuno di noi conosceva chi era Paolo Oliverio, le sue entrature e le sue conoscenze apparivano ottime credenziali per cercare di risolvere contenziosi fiscali che da anni alcune Province dell'Ordine si trascinavano appresso.
Finalmente si è giunti alla comunicazione delle dimissioni di P. Renato, che permette di ripartire da un nuovo Capitolo Generale che faccia chiarezza, con umiltà, su “cosa non ha funzionato” all'interno del “governo dell'Ordine” e perché questi fatti siano potuti accadere, ridonando serenità e credibilità che in questi mesi sono venute a mancare.
Per ciò che concerne la vicenda giudiziaria, il gip Della Monica, ha accolto la richiesta del pm, disponendo per P. Renato il giudizio immediato, in aula il 2 luglio prossimo. Ha ritenuto pienamente dimostrati i fatti: che P. Renato non ha alcuna implicazione nella sottrazione o riciclaggio di denaro, che l’accusa di sequestro di persona è stata derubricata in “finta audizione”.

La notizia che più ci ricuora è sapere che a Padre Renato Salvatore sono stati revocati gli arresti domiciliari ed ora è libero cittadino senza neppure “obbligo di firma”.
  
Scritto da Pasquale Anziliero

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