Dare spazio al desiderio significa censire i sogni, sostenerli, alimentarli, sapendo che desiderare non significa perdere il contatto con la realtà, ma entrare in contato con la realtà più profonda di noi stessi...
... e così, ancora una volta, con la voglia di stare insieme, i "ragazzi di Sr. Fernanda", si sono incontrati Domenica scorsa (15 gennaio), con Padre Mirko ed Alessandro per parlare dei "desideri", che hanno in testa o in "tasca"...



...Non si  possono realizzare desideri senza conoscere e fare i conti con i limiti, così come un limite non potrebbe essere avvertito come tale se non nella prospettiva, propria del desiderio, di superarlo...
...Si chiedeva  loro di scrivere qual era IL desiderio che avevano nel cuore...



per poi verificarne il "peso" sulla "bilancia dei desideri"...



Il desiderio ha la necessita del limite: senza limite non c’è desiderio, senza limite il desiderio muore. Il desiderio presuppone il superamento dell’immediato, non il suo annullamento.

Ciascuno è riuscito, dopo un faticoooooooooooooso momento di riflessione, ad esprimere il proprio desiderio..."vorrei trovare la felicità!"..."vorrei avere una bella, stupenda...macchina!"..."vorrei essere nata nell'epoca del rock", ecc...

Padre Mirko ha raccontato loro come è stata la sua vocazione al sacerdozio, e ha spiegato le due grandi vocazioni alle quali tutti siamo chiamati: il matrimonio e la consacrazione a Dio, due grande desideri da avere in cuore.
Amare è desiderare a partire dai propri desideri e dai propri limiti. La vita come vocazione è convergenza armonica di limiti e desideri.
La vocazione è prendere decisioni davanti alla propria fragilità e alla grandezza della chiamata alla santità.
Grazie a tutti per questa bella giornata, tra canti e chiacchere,  a tutti quelli che si sono uniti al nostro gruppo "in ricerca di cose belle insieme a Gesù": Davide, Luca, Riccardo, Federica, Anna e ai nostri "fedeli": Giulia, Edoardo, Piero, Francesco, Gabrielle...


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